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Passione Bordeaux

  • Valentina & Luca
  • 1 mar 2018
  • Tempo di lettura: 4 min

Serata ricca di storia, passione ed emozioni quella organizzata da Roberta Moresco, Sommelier Professionista Ais, degustatrice e proprietaria di Emmebi enoteca e bevande a Marostica, con la collaborazione del Sommelier pluripremiato Roberto Gardini.


Ed è proprio Roberto che ci guida alla scoperta del bellissimo territorio di Bordeaux con il suo grande amore per i vini francesi.

La regione viticola di Bordeaux è la più importante di Francia ed il vigneto a denominazione è il più vasto al mondo con i suoi 105 Km di larghezza per 130 Km di lunghezza.

Il vigneto si sviluppa lungo due fiumi, Dordogna e Garonna, che riunendosi sopra Bordeaux formano la Gironda, la cui riva sinistra è sede di molti famosi Chateau.

Il vino bordolese è noto già ai tempi romani, dove Bordeaux era uno snodo commerciale per l'esportazione di vino verso l'Inghilterra ma nel XIX secolo i vini consolidarono il loro prestigio in tutto il mondo con forti oscillazioni sui prezzi di mercato. Nel 1855 nasce finalmente il sistema di classificazione per le zone del Médoc e Sauternes composto da 5 livelli (cru) e comprende in tutto 87 chateau. Il rango più alto, Premier cru, fù affidato a 5 chateau: Lafite, Latour, Margaux, Haut-Brion, d'Yquem e nel 72 anche a Mouton-Rothschild.

Oltre a questa classificazione nasce nel 1932 la dizione Cru Bourgeois che riguarda esclusivamente il Medoc.

Il territorio si può dividere principalmente in tre grandi zone:

-riva sinistra di Garonna e Gironda con il Médoc e Graves dove abbiamo terreni sabbiosi e ghiaiosi;

-Entre-Deux-Mers fra Gironda e Dordogna con terrenti argillosi e sassosi;

-Riva destra della Dordogna con suoli molto variabili, come nella zona del Libournais con Chateau Petrus dove troviamo un crostone calcareo ricco di ferro detto CRASSE DE FER.

Caratteristiche di terroir che donano longevità e freschezza ai vini.

I vitigni utilizzati nella regione bordolese sono prevalentemente rossi: cabernet sauvignon (26%), cabernet franc (16%), merlot (50&), malbec (4%), petit verdot (2%). Per i vini bianchi vengono utilizzati vitigni quali sémillon (48%), sauvignon blanc (22%) e muscadelle (5%).

Il cabernet sauvignon, vitigno tardivo, trova più spazio nelle aree del Médoc perché più temperate mentre nel Pomerol e Sant-Emilion zone più fredde troviamo Merlot principalmente e cabernet franc. Ogni vitigno dona a quello che si definisce taglio bordolese caratteristiche uniche, dalla longevità e dal tannino del cabernet sauvignon alla morbidezza del merlot.

Terreno, vitigno, condizioni climatiche e non poteva mancare che l'opera dell'uomo che chiude il cerchio dei grandi vini bordolesi, dove il poco sole giustifica l'utilizzo delle barrique con elevato grado di tostatura che conferisce le note terziare di piacevole dolcezza e smussano il tannino rendendolo piacevole in bocca e di elegante avvolgenza.

Possiamo dire per concludere che in base alla zona avremmo:

-vini di media struttura con elegante morbidezza a Margaux

-tannini esuberanti e vini dal carattere solido a Saint-Estèphe

-estrema longevità per i vini di Saint-Julien

-profumi terrosi e minerali con spiccato varietale a Sain-Emilion

-vini con colore acceso e dal frutto croccante e compatto di evoluzione molto lenta a Pomerol.

Bordeaux non è solo patria di grandi rossi ma anche di grandi muffati da sémillon, sauvignon blanc e muscadelle. Sauternes, Barsac e Cerons sono le zone di produzione a circa 80 metri slm con bassissime rese ma vini con grande acidità che evolvono fino a 70 anni!!!

Grandi vini in degustazione partendo con un cru bougeois chateau Haut Grignon del 2014, 45% cabernet sauvignon, 50% merlot e 5% cabernet franc. Un vino rosso rubino con qualche riflesso violaceo ancora giovane al naso con note fruttate di ribes e qualche traccia erbacea, sentori di liquirizia e mentolo con un finale definito boisé dato dal fumo della tostatura del legno. Un vino che può evolvere per altri 6-7 anni.


Il secondo vino è un Saint Emilion Grand Cru Classé l'Enclos 2000, chateau Quinault L'Enclos: rosso granato e profondo, al naso si sentono subito le note terrose e tartufate che cedono spazio alla prugna sottospirito, rabarbaro e carciofo e allo smalto, l'avvolgenza in bocca è piacevolmente sorprendente con un retrogusto di hummus. Maturo.



Passiamo al Saint-Emilion grand cru classé chateau Beau-Séjour Bécot del 2011 con prevalenza merlot al 70% un rosso quasi mattone alla vista, un naso di tabacco, spezie come curry e curcuma. Cacao, hummus, fungo secco, la vernice ed il caffè, tutto ci dice che questo vino è maturo anche se in bocca colpisce la straordinaria acidità e sapidità. Ancora due anni di vita per degustarlo al massimo della sua espressione.



Arriviamo a degustare il top dei vini proposti uno chateau La Fleur-Petrus Pomerol del 2011 con 80% merlot e 20% cabernet sauvignon. Un rosso rubino con qualche accenno di granato. Elegante al naso dove si sente in pieno il frutto del merlot: le more ed i mirtilli, le note del legno, delle spezie e del cioccolato ma ancora in evoluzione, in bocca la spinta acida e tannica data dal cabernet sauvignon si sente subito. Un vino appena pronto, da degustare fra 7/8 anni quando si saranno smussati i tannini.



Per concludere i vini rossi un confronto con il nostro Le serre nuove Dell'Ornellaia 2015 sicuramente molto vivace di colore data la giovane età, un rosso rubino pieno con note vanigliate al naso, frutti neri e questa violetta delicata. In bocca un vino tannico con piacevole persistenza.



L'ultima degustazione consiste in un sauternes Premier cru classe chateau Rabaud-Promis del 1997 con 80% semillon. Il colore incanta un'oro antico, l'ambra con una consistenza quasi viscosa. Il naso è intenso con note di albicocche disidratate, zafferano, ginger...il confetto e le note iodate. La spinta acida è ancora percettibile, l'avvolgenza in bocca termina con una nota sapido-amarognola. Da abbinare sicuramente con un fegato grasso.



Serata impegnativa ma Gardini l'ha resa unica, un piccolo spiraglio di Bordeaux per iniziare a capire meglio la magia di questo territorio e di questi vini.



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Siamo Luca e Valentina, bloggers e Sommeliers Ais, ci piace viaggiare e conoscere nuove realtà vinicole. Promuovere quei produttori che hanno un forte legame con il territorio. Articoli, recensioni vini, degustazioni, Vogliamo portarvi con noi in un viaggio nel mondo del vino, in modo semplice ed appassionato

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