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I 5 consigli per il bartending perfetto


I 5 consigli per il bartending perfetto

Vuoi diventare un barman di successo? Prima serve lo studio, poi la pratica e ancora, la “gavetta” al bancone. E, last but not least, quel tocco di stile che fa la differenza. Quello che impari nei corsi per barman (tra le scuole più conosciute troviamo Degustibuss, l'Accademia che offre corsi riconosciuti per sommelier, degustazione di vino, corsi per barman a Roma) è un percorso che ti impegna in quella che sarà la base per il lavoro di ogni giorno, ma ci sono dettagli che, anche se ti vengono detti dal tuo trainer, e dovranno essere sperimentati. Dettagli che sembrano minori ma che, invece, sono dei fondamentali per il barman.

Un esempio? Vediamone 5!

  • Ascolto e suggerimento.

Non serve solo creare un ottimo drink, questo si impara nei corsi, ma anche saperlo comprendere e poi servire. Ovvero, dovrai accogliere il cliente con un sorriso, ascoltare la sua richiesta ed eventualmente consigliare qualche variante “di mestiere”. Mai contraddire e voler dare un drink alternativo, ma agire con sicurezza nel caso pensi sia necessario.

Nella pratica: interagire con il cliente significa soddisfare la sua necessità di un drink, di socializzazione, ma anche riguardo al “buon bere”. Quindi, se ti chiede un semplice Vodka Lemon non ci sarà bisogno di insistere, ma se chiede un cocktail con la vodka, dovrai mostrare il tuo mestiere consigliando quello che secondo te rappresenta una novità, oppure un classico adeguato al gusto del cliente: per questo, interagire significa anche capire i suoi gusti. Non è mai un perdere tempo, ma di certo, poi dovrai recuperare con un'esecuzione rapida – mai creare inutili attese!

  • La gestione del bancone.

Mantieni sempre pulito e ordinato il top bancone, specialmente la parte riservata al cliente è una parte di accoglienza fondamentale e nulla deve sembrare caotico e disorganizzato, o peggio ancora poco igienico. Il bar è la tua postazione, ma è anche il tramite di interazione con i clienti, e quindi mai tralasciare il suo aspetto da metà serata in poi! Il cocktail o il drink va sempre servito sul tovagliolino asciutto o sottobicchiere, da cambiare quando è troppo umido. Mai toccare il bordo del bicchiere. Il posacenere, va sempre svuotato in tempi rapidi, per evitare accumuli di mozziconi, antiestetici e puzzolenti... Fondamentale: mai lasciare il bancone incustodito, se sei l'unico barman assicurati che qualcuno arrivi a darti il cambio!

  • Stile e abbigliamento.

Un bartender è integrato nello stile del suo locale, ma sicuramente ha una sua personalità. Sono consigliati gli accessori che distinguono, con piccoli tocchi di gusto che non siano troppo evidenti, ma che almeno non uniformino un barman all'altro. Se il bar dove lavori ha uno stile internazionale, spesso tu e i tuoi colleghi o colleghe avrete una divisa, ma puoi variare con dettagli che vanno dalla tua pettinatura o barba, fino al papillon, i gemelli, un fiore che spunta dal taschino, un cappello, un orologio da tasca in bella vista... tanti altri piccoli particolari di distinzione che ti rendono unico - oppure unica se sei una barlady, che può puntare anche sul make-up!

  • L'atteggiamento al bancone.

Sembra ridondante, ma è importante anche la postura e ogni gesto che il cliente potrebbe notare. Non devi appoggiarti al bancone mostrando stanchezza e svogliatezza. Non si devono tenere le mani in tasca. Non si deve perdere troppo tempo a parlare con i colleghi facendo sentire il cliente “escluso”. Non mostrare nervosismo e creare discussioni davanti al cliente – ogni questione relativa al bar e alla sua gestione si affronta dopo la serata. Non mostrarti scortese con un cliente troppo esigente, che deve ricevere ogni informazione sul suo drink o sui distillati che lo compongono (ricordati di parlare ad un volume di voce adeguato, se c'è musica alta fatti capire senza urlare). Al contrario, non mostrarti troppo indulgente nel versare l'ennesimo bicchiere ad un cliente molesto, che forse ha esagerato nel bere e può creare dei problemi alla serata. Saper consigliare anche al cliente quando è il momento di fermarsi, con discrezione e in accordo con il tuo capo barman, è segno di sicurezza e professionalità.

  • Collaborazione.

È necessario lavorare in team, l'esperienza del bar spesso crea un'atmosfera di collaborazione che anche il cliente percepisce ottimale quando tutti si “incastrano” al meglio. Vedere dei barman che si urtano, si contendono la vaschetta dei limoni o si lamentano perché non trovano più la bottiglia di quel certo rum, non è professionale e fornisce un'immagine poco positiva del locale. L'organizzazione è fondamentale ma anche la capacità di crearla insieme agli altri barman, dato che rappresentate unitamente il gruppo “bartenders” del locale, specialmente per chi non ti conosce di persona. Ah, ultima nota: farsi conoscere personalmente è sempre un segno di distinzione, e un cliente che vuole proprio te, per la tua bravura e simpatia, è un punto di successo nel lavoro... potrai trascinarlo in ogni serata o evento, perché sei il suo barman di fiducia!

Tutte le informazioni sui corsi le trovate seguendo questo link https://www.degustibuss.it/corso/corso-barman-roma/


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